Potresti avere dolore pelvico cronico se:
- hai dolore nell’area pelvica/perineale
- hai dolore al sacro, coccige, pube, genitali
- hai dolore a urinare hai dolore a eiaculare
- hai dolore o bruciore quando evacui
- i sintomi tendono a peggiorare nella posizione seduta
Si parla di dolore cronico pelvico CPP (Chronic Pelvic Pain) come un dolore persistente o ricorrente, associato a sintomi delle vie urinarie, a sintomi indicativi di disfunzioni sessuali, intestinali, ano-rettali, ginecologiche, senza riscontro oggettivo di infezioni né di altre patologie. Tutti questi sintomi in distretti attigui hanno in comune l’ipertono involontario dei muscoli pelvici che, comprimendo i rami nervosi che decorrono nell’area, causano i sintomi dolorosi e la comparsa di trigger points e tender point. Può essere associato a vulvodinia, endometriosi, neuropatia del pudendo e sindrome del colon irritabile.
Sintomi del dolore pelvico cronico
Sintomi nelle donne:
- dolore vulvo-vaginale
- dolore al coccige
- dolore al retto, anche durante defecazione
- dolore sovrapubico
- dolore al clitoride
- aumento della frequenza urinaria
- difficoltà a urinare
- urgenza minzionale (necessità impellente di andare in bagno)
- aumento della frequenza urinaria
- dolore ai rapporti sessuali
- sintomi tendono a peggiorare in posizione seduta
Sintomi nell’uomo:
- dolore perineale tra ano e scroto
- dolore anale o al coccige
- dolore sovrapubico
- dolore prostatico
- peggioramento dei sintomi in posizione seduta
- dolore durante o dopo l’eiaculazione
- difficoltà a urinare con o senza dolore
Trattamento del Dolore pelvico cronico
Il trattamento che propongo si articola su più punti e verrà personalizzato e discusso insieme.
Riabilitazione perineale. Durante gli incontri a cadenza settimanale, si eseguiranno trattamenti endovaginali, endoanali e manovre esterne allo scopo di modificare l’ipertono, detendere la muscolatura, trattare i trigger-tender point. Utilizzo tecniche di terapia manuale come il massaggio di Thiele e il metodo secondo il protocollo Stanford e tecniche di rilassamento.
Fisiokinesiterapia. Tecniche volte ad aiutare la presa di coscienza dei muscoli perineali allo scopo di percepire la differenza tra contrazione e rilascio. In pratica si effettuano degli esercizi di Kegel modificati in favore del rilascio perineale e si lavora con il respiro
Modificazioni comportamentali e stili di vita. Nel corso del primo incontro si ricercheranno quei comportamenti che scatenano i sintomi o che mantengono la contrattura. Si andranno dunque a modificare abitudini alimentari, minzionali, di abbigliamento, posture, correzioni di stipsi o diarrea attività fisiche da evitare o da implementare. Eventualmente si possono prescrivere integratori.
Biofeedback: e’ una metodica che serve a localizzare la muscolatura pelvica e prenderne coscienza. Il computer, tramite una piccola sonda inserita in vagina o in ano, trasforma l’attività muscolare rilevata dalla sonda in segnali visibili sul monitor dove è possibile vedere il grafico del funzionamento del proprio muscolo.
Elettrostimolatore: in casi selezionati può essere utilizzata questa metodica, assolutamente indolore, a scopo antalgico o miorilassante, attraverso una piccola sonda endovaginale o endoanale collegata al computer. I parametri della seduta (Hz e durata d’impulso) vengono impostati a seconda della patologia da trattare.
Autotrattamento: In alcuni casi ti sarà richiesto di eseguire a casa tua esercizi o trattamenti di automassaggio.
Nella sede di Torino è presente un osteopata e vengono tenuti dei corsi di Hatha Yoga. In alcuni casi potrò consigliarti di usufruire di questi servizi.
Il trattamento multidisciplinare del dolore cronico potrà prevedere l’utilizzo di farmaci o sedute sessuologiche. Nel caso si rendano necessari questi interventi verrai indirizzato/a da professionisti di fiducia con i quali c’è collaborazione e dialogo.
Le cause del Dolore pelvico cronico: ipertono e contrattura muscolare
Milioni di persone, uomini e donne, soffrono di dolore pelvico cronico, caratterizzato da una serie di sintomi rettali, genitali, addominali che possono avere un forte impatto sulla qualità della vita della persona.
Il dolore è di tipo cronico, persiste da almeno 6 mesi, è localizzato nell’area pelvica e/o perineale, con possibili irradiazioni alla regione lombare, ai genitali esterni, agli inguini, alla regione sovrapubica, al sacro-coccige, alla radice delle cosce, più o meno accompagnato da sintomi minzionali, colonproctologici, sessuali.
In passato queste condizioni avevano nomi differenti (sindrome della vescica dolorosa, sindrome dolorosa della prostata, sindrome del dolore vulvare, sindrome del dolore clitorideo, sindrome del dolore ano-rettale, sindrome del pudendo etc..). Questo portava a ricercare cause diverse, a interpellare numerosi specialisti, sentendosi spesso ripetere che “il dolore ce l’ha nella testa”
Cadute sul coccige, stress, alterazioni posturali ed eccessiva attività sportiva possono essere tra le cause che scatenano il dolore. Inoltre i soggetti con dolore pelvico cronico hanno l’abitudine a mantenere eccessivamente contratti i muscoli perineali. Tutti noi abbiamo un istinto di protezione dei genitali che ci porta a contrarre la muscolatura pelvica, ma una cronica tendenza a mantenerli contratti porta a creare dolore, spasmi e ipertono.
Se la muscolatura pelvica sarà costantemente contratta comprimerà i vasi sanguigni e le terminazioni nervose presenti in quest’area, generando dolore che a sua volta incrementerà la contrattura. Questo porta ad un circolo vizioso di tensione, ansia e dolore pervadente e invalidante.