Potresti soffrire di incontinenza se hai:
perdite di urina mentre ridi, tossisci o starnutisci
bisogno urgente di andare al bagno
forte voglia di andare ad urinare ascoltando o vedendo dell'acqua scorrere
sensazione di residui di acqua nella vagina dopo il bagno;
aumento della frequenza urinaria diurna e notturna
L’incontinenza urinaria è un disagio che interessa milioni di persone in tutto il mondo e, a differenza di quello che si crede, può interessare anche donne in giovane età. Può essere inizialmente leggera, qualche goccia di urina persa a seguito di sforzo, per diventare anche molto importante. Può avere un forte impatto sulla qualità di vita delle donne che ne soffrono, fino a limitare le comuni attività quotidiane. Le donne temono di non sentirsi abbastanza pulite o che si senta qualche cattivo odore quando sono in mezzo agli altri, hanno paura di non trovare immediatamente a disposizione un bagno, e questo crea loro disagio e può portarle a limitare le uscite di casa. Paura di perdere urina durante un esercizio fisico può allontanarle dalle palestre o i centri di attività fisica. La paura di perdere urina durante il rapporto sessuale può far vivere con ansia l’intimità con il proprio partner.
E’ un problema diffuso di cui poco si parla, per imbarazzo o per difficoltà a parlarne.
Trattamento dell'incontinenza urinaria femminile
La terapia riabilitativa viene applicata già da molti anni nei casi di incontinenza urinaria da sforzo, evitando così in molti casi il ricorso al trattamento chirurgico e determinando il miglioramento della qualità della vita del paziente. Rappresenta ormai la prima scelta terapeutica in quanto:
di documentata efficacia (successo nell’80-95%)
priva di effetti collaterali
indolore
non prevede assunzione di farmaci
La riabilitazione perineale consiste in un insieme di tecniche applicate da un operatore qualificato che consente alla donna di identificare e successivamente rinforzare i muscoli del pavimento pelvico. In base al tipo di incontinenza verranno proposte le seguenti terapie:
chinesiterapia: attraverso esercizi specifici, dapprima eseguiti sul lettino in seguito in diverse posizioni, si aiuta la donna a prendere consapevolezza del muscolo perineale e apprendere le diverse capacità motorie della muscolatura (contrazione, rilassamento, stato di riposo, azione della gravità, etc..). Verranno consigliati degli esercizi da eseguirsi a casa.
elettrostimolazione: in casi selezionati si può utilizzare questa metodica, indolore, per migliorare la presa di coscienza dell’area da trattare o ridurre l’urgenza dello stimolo a urinare. A seguito dell’inserimento di una piccola sonda a livello vaginale, la donna viene collegata a un macchinario che invia lo stimolo al muscolo perineale
biofeedback: attraverso l’inserimento di una piccola sonda in vagina, il macchinario trasmette lo stimolo inviato dal muscolo perineale in un segnale visivo. Ci si allena vedendo sul monitor l’esercizio da eseguire
bladder training: a seguito della valutazione delle abitudini minzionali della donna si applicheranno delle misure comportamentali per ridurre la sensibilità vescicale
riduzione dei fattori di rischio e dei fattori concomitanti. Si valuta lo stile di vita della donna e si correggeranno quei fattori di carattere posturale, alimentare e gli stili di vita che comportano il peggioramento o il mantenimento della problematica
Approfondimento sull'incontinenza urinaria femminile
Proviamo a capire di cosa si tratta. Intanto per incontinenza urinaria si intende qualsiasi perdita involontaria di urina, che sia essa lieve, moderata o continua. Ne soffre una donna su quattro, di qualsiasi età, arrivando a toccare la quota del 40% delle donne dai 50 anni. Quando l’apparato urinario funziona correttamente, la vescica si riempie e stimola alcuni recettori nervosi che avvisano il cervello della necessità di andare in bagno. L’uretra è l’ultimo tratto delle vie urinarie, dove defluisce l’urina, ed è chiusa da due sfinteri regolati dai muscoli pelvici. Se si decide di procastinare la minzione gli sfinteri rimangono chiusi e il muscolo della vescica (detrusore) rilassato. Quando si decide di urinare gli sfinteri si rilassano, il pavimento pelvico si rilascia, mentre il muscolo della vescica si contrae per “strizzare” fuori l’urina.
Quando il meccanismo non funziona, non si riesce a controllare la fuoriuscita dell’urina, gli sfinteri non tengono oppure il muscolo della vescica si contrae fuoritempo e si ha incontinenza.
A seconda dei sintomi avvertiti è possibile ricollegare l’incontinenza ad una precisa tipologia:
Incontinenza da sforzo: è la forma più comune nelle donne di tutte le età e si presenta in occasione di sforzi o esercizi fisici. Si perde urina quando si ride, si tossisce, si starnutisce, si sollevano pesi. Seppur la vescica non risulta piena, si perde urina.
incontinenza da urgenza: è la forma più comune tra le persone anziane, è caratterizzata dalla perdita di urina a seguito di un bisogno urgente di urinare tale da non permettere di arrivare in bagno
incontinenza mista: coesistono entrambi i succitati tipi
Incontinenza urinaria da sforzo
Incontinenza urinaria da sforzo è causata principalmente a una ridotta tonicità dei muscoli del pavimento pelvico e/o a un’ipermobilità uretrale.
In questo caso lo stimolo è intatto, le vescica funziona correttamente, ma c’è l’incapacità da parte degli sfinteri di sopportare le “spinte” dall’alto. Inizialmente è necessaria una forza importante come un colpo di tosse per fare in modo che il “tappo” (muscoli perineali) non riesca a tenere e fuoriesca l’urina, con il passare del tempo sono sufficienti sforzi inferiori, ad esempio alzarsi dalla posizione seduta, per avere fughe di urina.
E’ di facile intuizione come, rinforzando i muscoli del pavimento pelvico si possa risolvere o migliorare il problema.
i principali fattori di rischio dell’incontinenza sono:
gravidanza: è la prima causa dell’incontinenza urinaria. Durante la gravidanza i muscoli del pavimento pelvico compiono il grande sforzo di sostenere, insieme agli organi, il feto in formazione. Sono anche impegnati a mantenere la continenza urinaria e fecale, con una serie di adattamenti. Mentre il corpo si modifica e cresce, l’azione di questi muscoli deve adeguarsi all’aumento di carico e di pressione.
Se la muscolatura del pavimento pelvico non è forte e tonica, può quindi perdere elasticità. Come conseguenza la muscolatura del bacino sostiene con difficoltà gli organi soprastanti, cioè visceri, utero e vescica e puo non essere più in grado di trattenere l’urina.
parto, i tessuti del pavimento pelvico sono sottoposti a notevole stiramento nel corso del parto. In caso di episiotomia o parto operativo sono maggiormente indeboliti. Necessario ripristinarne la funzione con ginnastica anche in assenza di sintomi
menopausa: spesso i danni subiti durante il corso della vita presentano il conto in menopausa, in cui i cambiamento dei tessuti indebolisce maggiormente i pavimento pelvico
obesità, : un eccesso di peso che grava sul “pavimento” lo indebolisce
stipsi; lo sforzo ripetuto di evacuare indebolisce la muscolatura perineale
Incontinenza urinaria da urgenza
In questo caso è il muscolo detrusore della vescica ad essere disfunzionale. L'incontinenza urinaria da urgenza nella maggioranza dei casi è dovuta a contrazioni involontarie del detrusore (iperattività vescicale) o ad un aumento della sensibilità della vescica al riempimento. L'incontinenza urinaria da urgenza possono insorgere senza causa apparente o essere causate da patologie neurologiche, o da patologie transitorie delle vie urinarie (come l'infezione urinaria), sovente è associata a una forte debolezza dei muscoli deputati alla continenza e si associa a incontinenza da sforzo.